Il restauro
Dal Testo “Il Restauro di Villa Cardillo” dell’Arch. Rosario Busardò, direttore dei lavori di ristrutturazione di Villa Alliata Cardillo (Rosario Busardò, Il Restauro di Villa Cardillo in Giulia Ingarao (a cura di), Centro d’arte Piana dei Colli, catalogo, Villa Alliata Cardillo s.r.l., Palermo, 2009)
“Dopo anni di lotte legali, acquisizioni lente e non sempre facili di parti della villa e dei terreni circostanti la committenza ha fortemente voluto un recupero radicale dell’immobile, obiettivo sostenuto dal co-finanziamento dei fondi europei ((P.O.R. Sicilia 2000/2006 – misura 2.03). L’avvio del cantiere è avvenuto il sette luglio del 2007 dopo aver ottenuto i permessi di edilizia privata, sovrintendenza e genio civile. Nella prima fase è stato necessario mettere in sicurezza tutte le parti pericolanti dell’immobile. La villa, infatti, versava da anni in condizioni di abbandono. Uno degli interventi più significativi è stato la demolizione di una palazzina abusiva in cemento armato costruita in aderenza al vecchio manto murario della villa.
L’intera ristrutturazione è avventa seguendo le vecchie sagome volumetriche della costruzione sei-settecentesca. A piano terra, in quella che attualmente è la zona d’ingresso con filtro alla sala eventi, si è rispettata la vecchia morfologia ambientale conservando le due volte ottocentesche realizzate in mattone di cotto.
Attraverso tecniche in muratura portante è stata ri-conformata la vecchia terrazza già esistente al primo piano, di 350 mq circa. La terrazza è stata ammattonata con maioliche di colore azzurro e bianco, che ripropongono la tipica onda secentesca, e coronata da una balaustra di calcarenite siciliana.
Il piano nobile della villa, composto da un’infilade di sei saloni, si affaccia sulle due ampie terrazze. La ristrutturazione del primo piano è avvenuta per fasi: si è intervenuti attraverso un complesso risanamento statico delle murature portanti, degli architravi, dei solai e delle volte sia strutturali che in cannucciato. In corso d’opera, insieme all’alta sorveglianza della la sovrintendenza ai Beni culturali e Ambientali di Palermo, si è ritenuto opportuno, considerata la sua storicizzazione, conservare sia strutturalmente che formalmente lo scalone ottocentesco.
Le pavimentazioni sono state ripristinate utilizzando come rivestimento listoni di rovere. Soltanto nel salone centrale si è messo in opera un ripristino filologico della pavimentazione in maiolica creando una bordura geometrica che segue la tipologia cromatica di alcune antiche maioliche ritrovate all’interno e all’esterno della villa, mentre al centro del vasto salone è stato riprodotto lo stemma Cardillo-Alliata.
Nelle zone attualmente destinate a bookshop, biblioteca multimediale e gift shop e che nel vecchio uso ospitavano la stalla e le scuderie, si è proceduto alla ri-sistemazione degli intonaci e delle volte portanti in conci di tufo. L’antica mangiatoia è stata rimodulata creativamente come piano d’appoggio delle singole postazioni internet valorizzando in tal modo la struttura preesistente.
Una vecchia trave ritrovata quasi seppellita tra le macerie è stata ricollocata, in parti, nei tavoli del bookshop creando un suggestivo dialogo tra antico e moderno […]
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